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C’ero una volta – Lulù Librandi

1 Ago

c'ero una volta lulù librandiTitolo: C’ero una volta

Autore: Lulù Librandi

Editore: Fazi Editore

Prezzo: 13 € (cartaceo), 2,99 € (ebook)

Voto:

 

Trama: Maria Luigia Librandi, detta Lulù, si sveglia una mattina in una clinica senza alcun ricordo né di sé né del proprio passato. Accanto al letto, solo una favolosa Birkin di Hermès in pelle di coccodrillo, rosa, con un’esplicita richiesta di perdono. Grazie all’aiuto di Andrea Martini, fascinoso medico quarantenne, Lulù comincerà a riscoprire la propria vita: dal periodo come fuorisede dopo lo spaesante arrivo nella capitale al presente come avvocato d’affari per un importante studio legale. Attraverso gli incontri organizzati dal dottore, un pezzo alla volta riaffiorerà l’identità della ragazza e dall’oblio riemergerà anche il rapporto con lui, Alessandro Malaspina, «presuntuoso, arrogante e sull’autocelebrativo andante», da cui Lulù, pur continuamente in fuga, si era sempre sentita attratta. Nel frattempo, alcune domande fondamentali affollano la mente della protagonista: è soddisfatta della propria vita? È stata lei a cercare di voler dimenticare qualcosa? E chi è la donna elegantissima che l’aspetta nel corridoio su tacchi Louboutin implorando di incontrarla? Le note di A Te di Jovanotti che una mattina raggiungono Lulù (sempre avvinghiata alla sua Birkin) la aiuteranno a ricomporre il puzzle della situazione. All’improvviso niente è più come sembra, neppure chi la circonda. (Dal sito dell’editore)

Recensione: C’era una volta è stato definito il romanzo della “Kinsella made in Italy”. In parole povere, quindi, un chick-lit all’italiana. Mi è capitato di leggere libri di italiani che sembravano voler imitare per forza gli stranieri, risultando niente più che una brutta copia. Temevo che questo romanzo potesse essere così. In questo caso, invece, l’ambientazione italiana è stata sfruttata fino a diventare un punto di forza. I dialetti, le differenti tradizioni di nord e sud, i luoghi di Roma… Tutto ciò e molto altro aggiunge qualcosa in più che manca nei chick-lit stranieri. Come italiana, ho percepito l’ambientazione con maggiore intensità, cogliendo tutti quei particolari tipici del nostro paese.

A parte questo, la storia è molto originale e ben scritta. L’alternarsi di presente e flashback è reso molto bene; la protagonista non sa molto più del lettore riguardo al proprio passato, quindi io e Lulù siamo venute a conoscenza di molte cose allo stesso momento. Quanto ai personaggi, devo dire di aver apprezzato molto alcuni di quelli secondari particolarmente riusciti, come Donato, di cui mi ricordo maggiormente. Ho trovato adorabili lui e Lulù.

Paradossalmente, il personaggio che mi ha convinta di meno è stato proprio Lulù: nel corso della storia, cambia da trasandata a modaiola, ma l’ho trovato un cambiamento troppo brusco, le motivazioni alla base di tutto ciò mi sono sembrate insufficienti, e anche per questo motivo non sono riuscita a empatizzare.

Definirei lo stile del romanzo abbastanza colloquiale: punteggiatura multipla, molte maiuscole, molti puntini di sospensione e così via. Nel complesso non mi ha dato particolare fastidio, considerando i toni della storia.

C’ero una volta, nel complesso, è molto divertente. A mio parere la parte umoristica prevale su quella sentimentale, che comunque ho apprezzato, soprattutto a causa del misterioso personaggio di cui si innamora Lulù. Ci sono dei capitoli che mi hanno fatto rischiare di svenire per le risate, uno su tutti Extreme Makeover. In quel capitolo il libro raggiunge la vetta più alta del divertimento.

È un libro che consiglierei soprattutto a chi ha voglia di farsi qualche risata, perché il punto di forza del romanzo è proprio il far ridere e divertire.

Lake